In passato ho peregrinato a lungo alla ricerca del desktop perfetto, provando dai più classici (Gnome, KDE, XFCE, LXDE, ecc..) ai più esotici (E17, Awesome, Mate, ecc…), mischiando anche “pezzi” di questo ambiente, con quel windows manager, aggiungendo un pizzico di compositing e collezionando tool da riga di comando e con UI.
In questo articolo cerco di ricapitolare l’installazione della soluzione che mi trovo ad utilizzare più spesso al momento, dopo tutti questi anni di esperienza e che ritengo essere lo “zen” (per il momento), per le mie esigenze.
La distro (no, non è Debian):
La distribuzione di base che preferisco, in ambito desktop, è Linux Mint, in versione Cinnamon.
L’ambiente desktop è stabile, leggero, estendibile e piacevole. La distro è fondamentalmente una Ubuntu aggiornata, il che è utile visto che la maggior parte delle guide e degli esempi che si trovano in rete (in ambito desktop) sono basate su Ubuntu.
La distribuzione viene installata in Inglese, con tastiera e timezone Italiane, sempre per poter più facilmente cercare su internet eventuali messaggi di errore in Inglese.
Al termine dell’installazione, scelgo il tema scuro e il pannello in stile moderno.
Quindi aggiorno l’update manager e i pacchetti disponibili. Successivamente, configuro un repository locale veloce.
Il Software:
Di solito installo i seguenti pacchetti dai repo della distro:
$ sudo apt install vim htop mc bwm-ng nethogs byobu 2048 parcellite tilda
Brevemente:
- vim: editor di testo classico per sistemi unix, migliorato
- htop: utility per la console, in curses, per il monitoraggio dei processi e carico del sistema
- mc: Midnight Commander, utility per la gestione dei file da console
- bwm-ng: utility per la console per monitorare il traffico di rete
- nethogs: utility per la console per monitorare l’uso della rete da parte dei singoli processi
- byobu: multiplexer per sessioni console e riga di comando. Comodo per mantenere le sessioni aperte nonostante le disconnessioni e per suddividere le sessioni in finestre o schede
- 2048: piccolo gioco per la console
- parcellite: piccolo e leggero clipboard manager, per poter gestire l’history dei “copia”
- tilda: tilda è una console a scomparsa e merita qualche informazione in più sulla configurazione:
Tilda:
Al primo avvio, viene proposta la configurazione, che modifico come segue:
Ora per fare in modo che Tilda venga avviato in automatico (nascosto) e che possa richiamarlo a piacimento tramite lo shortcut CTRL+MAIUSC+Down, bisogna avviare la configurazione delle Startup Applications, andando ad aggiungere Tilda:
A questo punto ci sono alcuni software che, pur essendo compresi nella distro, preferisco installare e mantenere aggiornati direttamente dai siti: Calibre e Nextcloud (desktop):
$ # Install Calibre from author site:
$ sudo -v && wget -nv -O- https://download.calibre-ebook.com/linux-installer.sh | sudo sh /dev/stdin
Per Nextcloud basta scaricare l’AppImage.
Ora installiamo un po’ di software non-proprio-liberi (o comunque non compresi nella distro):
Spotify:
$ curl -sS https://download.spotify.com/debian/pubkey_7A3A762FAFD4A51F.gpg | sudo gpg --dearmor --yes -o /etc/apt/trusted.gpg.d/spotify.gpg
$ echo "deb http://repository.spotify.com stable non-free" | sudo tee /etc/apt/sources.list.d/spotify.list
$ sudo apt update && sudo apt -y install spotify-client
Visual Studio Code:
$ wget -qO- https://packages.microsoft.com/keys/microsoft.asc | gpg --dearmor > packages.microsoft.gpg
$ sudo install -D -o root -g root -m 644 packages.microsoft.gpg /etc/apt/keyrings/packages.microsoft.gpg
$ sudo sh -c 'echo "deb [arch=amd64,arm64,armhf signed-by=/etc/apt/keyrings/packages.microsoft.gpg] https://packages.microsoft.com/repos/code stable main" > /etc/apt/sources.list.d/vscode.list'
$ rm -f packages.microsoft.gpg
$ sudo apt install apt-transport-https
$ sudo apt update
$ sudo apt -y install code
DBeaver CE:
$ sudo apt -y install default-jdk
$ curl -fsSL https://dbeaver.io/debs/dbeaver.gpg.key | sudo gpg --dearmor -o /etc/apt/trusted.gpg.d/dbeaver.gpg
$ echo "deb https://dbeaver.io/debs/dbeaver-ce /" | sudo tee /etc/apt/sources.list.d/dbeaver.list
$ sudo apt update && sudo apt -y install dbeaver-ce
Docker:
$ sudo install -m 0755 -d /etc/apt/keyrings
$ curl -fsSL https://download.docker.com/linux/ubuntu/gpg | sudo gpg --dearmor -o /etc/apt/keyrings/docker.gpg
$ sudo chmod a+r /etc/apt/keyrings/docker.gpg
$ echo \
"deb [arch="$(dpkg --print-architecture)" signed-by=/etc/apt/keyrings/docker.gpg] https://download.docker.com/linux/ubuntu \
"$(. /etc/os-release && echo "$VERSION_CODENAME")" stable" | \
sudo tee /etc/apt/sources.list.d/docker.list > /dev/null
a questo punto bisogna modificare il file /etc/apt/sources.list.d/docker.list per sistemare la version codename di Mint (vera, nel mio caso), con quella relativa di Ubuntu (jammy), quindi installare docker:
$ sudo apt-get update && sudo apt -y install docker-ce docker-ce-cli containerd.io docker-buildx-plugin docker-compose-plugin
Minikube, kubectl & Lens:
$ wget https://storage.googleapis.com/minikube/releases/latest/minikube-linux-amd64
$ sudo cp minikube-linux-amd64 /usr/local/bin/minikube
$ sudo chmod +x /usr/local/bin/minikube
$ curl -LO https://storage.googleapis.com/kubernetes-release/release/`curl -s https://storage.googleapis.com/kubernetes-release/release/stable.txt`/bin/linux/amd64/kubectl
$ chmod +x kubectl
$ sudo mv kubectl /usr/local/bin/
$ curl -fsSL https://downloads.k8slens.dev/keys/gpg | gpg --dearmor | sudo tee /usr/share/keyrings/lens-archive-keyring.gpg > /dev/null
$ echo "deb [arch=amd64 signed-by=/usr/share/keyrings/lens-archive-keyring.gpg] https://downloads.k8slens.dev/apt/debian stable main" | sudo tee /etc/apt/sources.list.d/lens.list > /dev/null
$ sudo apt update && sudo apt -y install lens
Google Chrome:
$ wget https://dl.google.com/linux/direct/google-chrome-stable_current_amd64.deb
$ sudo apt -y install libu2f-udev && sudo dpkg -i google-chrome-stable_current_amd64.deb
Estensioni di Cinnamon:
Dall’applicazione “Extensions“, sezione Download, installo Transparent Panels e gTile.
Il primo, consente di rendere il pannello trasparente. Lo lascio configurato com’è.
Il secondo, consente di organizzare le finestre sul desktop assegnando lo spazio tramite “piastrelle”. Molto comodo se si utilizza monitor wide, dove le finestre possono essere affiancate efficacemente. Anche questo lo lascio configurato com’è (per attivare la funzione, tasto Windows+G).